Vedo i primi sparuti zaini
raggrumarsi in crocchi via via
più corposi: tra il brilucicchìo di paine
e i primi trilli (: c’è già da circolare!).
Lucia imbellettata attende Renzo
Impomatato seppur il vento dalle valle
Non si usmi colle brache a vita bassa.
Mai lasso è l’amore e il bascio tra
Labbra e nicotina e le dita smaltate
Intrecciano trame d’eterno voto.
(Arrivavo anch’io un poco presto,
silente dalla bestia blu zampettavo
sotto il Garibaldi a cavallo e giungevo
al guado: speravo in calde faville, non pensavo
congiungimenti di tabarri, non osavo!)
Riconosco i segni dell’antica sfiga
nei lumi verso la polvere, nei purulenti
foruncoli, nelle cuffiette isolanti e cacofoniche,
nel ciabattare frettoloso ignorante d’altrui felicità,
presunta.
(Dici, mamma: lassù fan le orge?
Le lolite troppo grandi le ricordo
ma allora eran… le passere.
Che oggi le dico bimbe rattenenti
sederi e seni in fasci di cotone
genovese aborigeno, cinese manufatto.
M’è curioso pensarle foiose
… e mi sfugge un sorriso)
2 commenti:
ST?
Garibaldi a cavallo o Zanardelli peripatetico?
Eh, i tempi sono diversi, ma viviamo nel presente...
ciao sono wally ma Silla è morto? complimenti per il blog molto bello. Mi manchi Vale....By andrea...Attenzione interisti stiamo arrivando...
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